Scopriamo insieme come lo yoga ci possa aiutare a riconoscere, stare e a convivere con le nostre emozioni, facendo un passo indietro per recuperare lucidità, distacco e strategia. Tra tutte, impariamo a stare davanti all'emozione più temuta: la paura.
QUANDO PORTIAMO LA PAURA A YOGA SUL TAPPETINO: ESSERE O AVERE PAURA?
"Anziché evitarla, è molto più efficace dire alla paura: "Buongiorno paura, come stai oggi?" Cit. Thic Nhath Hanh
Le sagge parole di Thic Nhath Hanh, aiutano davvero nei momenti difficili a cambiare prospettiva sulla modalità di vivere i propri stati d'animo. Cosa ci succede quando arriviamo a yoga con un bagaglio di emozioni aggrovigliate a quella che solitamente è, tra tutte, la più comune: la paura? Emozione più temuta e non così lontana dalla nostra quotidianità, se pensiamo a quante volte essa si presenti sotto forma di preoccupazione e pensieri pervasivi. Se guardiamo in maniera attenta la paura, intesa come soglia di allerta, è forse l'attivazione più frequente che abita dentro di noi, come un guardiano che veglia costantemente per proteggerci. Da questo punto di vista, AVERE PAURA E' UTILE E PRODUTTIVO e produttivo, ma in qualche modo POTREBBE ESSERE NON SEMPRE SANO. Quando infatti essa diventa pervasiva, finisce per invadere non solo la nostra mente ma anche il nostro corpo, sottoponendoci ad un lento a volte nascosto logorio. Se AVERE PAURA in un qualche modo ci preserva, ESSERE PAUROSI non è produttivo e depaupera le nostre risorse. Ma quale differenza c'è tra le due cose? O meglio, quando succede che la prima sfoci nella seconda? Sicuramente quando non riconosciamo questa emozione oppure la sottovalutiamo o rimuoviamo; in questi casi essa cresce in noi per farsi ascoltare superando le barriere della consapevolezza e diventando un'emozione sovrastante. Ma quando capita questo, perché diventa difficile contenere la paura? Perché DIVENTIAMO UNA COSA SOLA CON ESSA e quindi essa prende il sopravvento dominandoci con i suoi meccanismi che si attivano IN MANIERA DISFUNZIONALE fuori luogo e a prescindere dal contesto, dominandoci senza che ce ne accorgiamo. Cosa possiamo fare per PRENDERE LE DISTANZE DALLA PAURA E CONTENERLA?
COSA FACCIAMO SOLITAMENTE DAVANTI ALLA PAURA?
Quali sono i meccanismi che si attivano quando ci identifichiamo con la paura e per questo ci facciamo travolgere da essa?
LA PAURA DI AVERE PAURA
Capiti che faccia più paura la paura in sé che l'oggetto della paura stessa, da cui essa deriva; ossia può capitare di avere più paura della paura stessa che di ciò che ci fa davvero paura. In questi casi, ci teniamo alla larga scappando da questa emozione con meccanismi di disconoscimento oppure di fuga. In entrambi i casi, il risultato è quello di sentirci meglio perché la soglia di allerta apparentemente si abbassa e questo ci mette nei guai perché ci porta a sottovalutare i pericoli attorno a noi.
LA PAURA DI ASCOLTARE LA PAURA
Può invece succedere di riconoscere questa emozione, ma di non essere pronti ad ascoltare fino in fondo i messaggi che essa ha da comunicarci, perché in qualche modo sono scomodi e interferiscono con le nostre idee, desideri o piani di vita. Ma ancora una volta, così, non facciamo altro che procrastinare i guai che essa ci annuncia senza fare nulla per prevenirli o prepararci ad affrontarli.
LA STANCHEZZA DI AVERE SEMPRE PAURA
Viceversa può accadere di essere ben connessi con la propria soglia di allerta, tanto da non avere mai tregua. Alla lunga questo crea sovraccarico e accumulo che possono trasformarsi in angoscia, ben più pericolosa della paura, perché generalizzata e priva di oggetto definito. stanchi di avere sempre paura, non riusciamo a trovare LA CHIAVE PER DISINNESCARE IL LOOP PERVASIVO DI QUESTA EMOZIONE e alla lunga ci troviamo depauperati ed esauriti per sovraccumulo di stress, tutto si aggroviglia, si confonde e lentamente degenera.
LA CHIAVE TEMPORALE PER GESTIRE LA PAURA
Fondamentale in tutti questi frangenti è imparare A DARSI E A PRENDERSI IL TEMPO per affrontare gradualmente questa emozione, capendo da dove si origina e quali sono i messaggi protettivi che essa ci vuole portare, delineandone i confini. A PICCOLI PASSI, PRENDENDO FIATO DI VOLTA IN VOLTA, lasciandoci delle pause per ritrovare sollievo e equilibrio, prima di indossare nuovamente l'armatura e tornare ad affrontare la paura.
LE DOMANE GIUSTE PER SCOPRIRE QUALI OPPORTUNITA' CI OFFRE LA PAURA?
La paura ci offre l'opportunità di prevenire i pericoli, attivando comportamenti protettivi o preventivi che possono o meno implicare un cambiamento nella nostra vita. Ogni cambiamento vuole il coraggio di lasciare andare qualcosa, ciò che diventa pericoloso, per poter andare incontro a qualcos'altro che invece ci preserva come sani ossia che ci salva. In questo non poco complesso processo, abbiamo l'opportunità di fare un cammino escatologico di conoscenza di noi stessi che ci porta a fare importanti scoperte, come:
POTENZIALITA' E RISORSE in noi stessi che non pensavamo di avere;
ORGANIZZAZIONE E INGEGNO per affrontare e superare il pericolo o la difficoltà;
ALLEANZE con chi ci circonda e con l'ambiente in cui viviamo;
capacità di NEGOZIARE e venire a patti con la paura;
rafforzare la nostra AUTOSTIMA, scoprendo un'insospettabile CORAGGIO.
Per attivare queste risorse, dobbiamo metterci in dialogo con l'emozione chiedendoci:
Di cosa, di chi e quando abbiamo paura?
Cosa ci dice e ci suggerisce la paura che stiamo guardando?
Quale parte ci è scomoda, dolorosa oppure intollerabile di questo messaggio?
Cosa possiamo fare per affrontare ciò che la paura ci comunica?
Di cosa o di chi abbiamo bisogno per superare la difficoltà?
Il coraggio che scopriamo mettendoci in dialogo con la paura è quello di NON AVERE NULLA DA PERDERE, quando la paura che ci si pone davanti non ci lascia scelta: questa consapevolezza ci dà la forza di programmare un agire (lontano dal reagire compulsivo) nella sicurezza che non possiamo fare altro (altrimenti quello non saremmo nel vero pericolo) e che quindi siamo in qualche modo legittimati ad affrontare il problema. L'allerta quindi è un'importante MOTORE DI ATTIVAZIONE che ci aiuta ad uscire dalla ZONA COMFORT PER CRESCERE fino a che essa si trasformi in opportunità.
RIPARTIAMO DALLO YOGA PER TRASFORMARE LA PAURA
In questo cammino e dialogo con l'emozione della paura, lo yoga può dare un contributo fondamentali in termini di:
CONSAPEVOLEZZA: riconoscere la paura e imparare a rimanere a contatto son essa;
GESTIONE DEL TEMPO: ritrovare uno spazio sicuro e un tempo di tregua e sollievo nel quale potersi ricaricare;
AUTOREGOLAZIONE: riequilibrare l'emotività, ritrovando un senso di piacere nello stare a contatto con sé stessi e il proprio corpo;
TRASFORMAZIONE: dalla paura alla curiosità e il piacere di attivare le proprie risorse, ritrovando così la motivazione ad agire.
La pratica yoga ci invita a permetterci di prenderci una tregua dalla morsa delle emozioni disagevoli e a partire dalla consapevolezza del corpo per riequilibrarci, trovare sollievo e ripartendo dal senso di piacere, che è il motore più forte all'azione presente in ogni individuo.: una chiave di volta capace di DISINNESCARE IL CIRCOLO VIZIOSO DELLA SOPRAFFAZIONE TRASFORMANDOLO IN CIRCOLO VIRTUOSO.
a cura di Elena De Donato
Filosofia, Psicopedagogia, Insegnante e formatrice Yoga 0-90, Special needs, Trauma informed e High sensitivity Yoga®️
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Università degli studi di Milano, Yoga Ratna metodo Gabriella Cella, Yoga Gravidanza e post partum metodo Yoga in fascia®️, Yoga for the Special Child©️, GiocaYoga®️, Somatic Competence®️Yoga Teacher, High Sensitive Yoga Persone Altamente Sensibili HSP Italia™️, Docente unica Master GiocayogaCare®️ bambini speciali AIYB, Docente unica ‘Nascita speciale: yoga cesareo, presentazione podalica, prematurità per la Specializzazione post Formazione Yoga in fascia®️
BIBLIOGRAFIA
. E. De Donato - Yoga nel mondo delle emozioni: dal riequilibrio del corpo verso il dialogo interiore - Yoga Magazine.it 2022 - pubblicato a breve
. Thich Nhat Hanh - Paura: supera la tempesta con saggezza - Macrolibrarsi 2022
. Stephen W. Porges – La guida alla teoria polivagale. Il potere trasformativo della sensazione di sicurezza – Giovanni Fioriti Editore - 2018
. E. De Donato - Yoga nelle giornate no: scivolare nella pratica, lasciandoci sorprendere dalla saggezza del corpo - Albero dello yoga Ratna Blog - https://www.elenadedonato.com/post/yoga-nelle-giornate-no-scivolare-nella-pratica-lasciandoci-sorprendere-dalla-saggezza-del-corpo/
. E. De Donato - Yoga altamente sensibili oltre il "velo di maya" ovvero l'equilibrio nella complessità - Yoga Magazine.it 2022 - https://www.yoga-magazine.it/2022/07/yoga-altamente-sensibile-oltre-il-velo-di-maya/
. E. De Donato - Yoga nel corpo: embodiment o disembodiment? - Yoga Magazine.it2022 - https://www.yoga-magazine.it/2022/02/yoga-nel-corpo-embodiment-o-disembodiment/
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