“Lasciatelo stare. Lasciatelo fare. Lasciategli il tempo (…) Lasciate alla nascita la sua lentezza e la sua gravità”. cit. Frederick Leboyer -Reposted from Gennuary 9 2019
C’è un tempo per ogni cosa e c’è un tempo per la nascita, anche se spesso ce ne dimentichiamo. Il tempo della nascita è un tempo diverso, è un tempo ‘altro’. E’ il tempo dell’ASCOLTO. Tempo che lo Yoga ci invita a recuperare ritagliando un piccolo spazio settimanale per noi stessi. E’ il tempo per l’ascolto di quel bambino che abbiamo a lungo pensato e che ora si è fatto PRESENZA in noi. Bambino che non possiamo ancora vedere, ma che possiamo sentire esattamente come lui sente noi. La gravidanza ci parla. La nuova vita che si sta sviluppando in noi comunica, con un linguaggio diverso da quello che conosciamo. Non è il linguaggio delle parole, ovvero quello della mente. E’ il linguaggio del corpo: un LINGUAGGIO UNIVERSALE.
LA RISONANZA DELLA NASCITA NELLE VIBRAZIONI DEL CORPO
Lo Yoga in gravidanza ci invita ad aprirci all’ascolto del corpo per sintonizzandoci con la nascita, secondo una duplice valenza.
In primo luogo, una valenza CONOSCITIVA che favorisce il nostro ARMONIZZARCI con la gestazione, attraverso l’ACCOGLIENZA di tutte quelle modificazioni che accompagnano la ‘costruzione della casa’ che ospita e nutre fisicamente il nostro bambino: ossia il nostro corpo. Armonizzarci implica accettare, ma, soprattutto, assecondare queste modificazioni e tutti i nuovi bisogni che esse comportano. Solo ascoltando il nostro corpo possiamo prontamente rispondere alle necessità emergenti e cogliere i ‘SEGNALI’ che esso ci invia, suggerendoci di modificare abitudini e comportamenti in senso protettivo o evolutivo della gravidanza stessa. Armonizzarci con la gestazione significa anche renderci consapevoli che tutti i nostri stati emotivi, le nostre posture, i nostri movimenti, il nostro respiro, la nostra alimentazione e i nostri ritmi di vita vengono recepiti dal bambino sotto forma di segnali biochimici che influenzano il suo sviluppo fisico e caratteriale già prima della nascita.
La seconda valenza è quella RELAZIONALE, poiché l’ascolto ci apre alla conoscenza del bambino attraverso la percezione dei suoi movimenti intrauterini e ci invita all’interazione con lui favorendo la formazione di un rapporto di attaccamento sicuro mamma-bambino, sin dalla fase prenatale.
SPAZIO DELLO YOGA, SPAZIO DELL’ASCOLTO E DELLA RICARICA
Lo spazio dello yoga è uno spazio di ascolto che crea un momento di sintonia e connessione profonda. Perché con la nascita di un bambino non viene solo al mondo una nuova persona, ma nasce anche una nuova mamma. E così come la percezione della maternità durante tutta la gestazione si fa CONSAPEVOLEZZA, così lo Yoga ci prepara ad accogliere, facendoci sentire accolti per primi a nostra volta. Lo spazio dello yoga, è lo spazio del QUI E ORA, uno spazio e un tempo di QUIETE, dove lasciare andare tutti i pensieri e tutti i pesi emotivi e fisici che portiamo sulle nostre spalle nella quotidianità, per concentrarci solamente sul corpo e su noi stessi. E’ lo spazio del BENESSERE, dell’assenza di bisogno, spazio di pienezza e di ricarica.
RADICAMENTO ALLA TERRA PER SCIOGLIERE IL PAVIMENTO PELVICO
Accoglienza e ascolto per lo Yoga si concretizzano nel ritorno alla terra, alle nostre radici e origini identificate nel lavoro sul chakra Muladhara (‘Radice’ dal sanscrito), centro energetico (plesso nervoso) collocato nel perineo (il punto posto tra l’apparato genitale esterno e l’apparato escretore), espressione esterna del pavimento pelvico. Attraverso posture (Asana) e movimenti (Mudrà), lo Yoga stimola lo scioglimento delle pareti muscolari della pelvi favorendo l’apertura del canale del parto.
Circolazione delle acque per aprire le anche e il bacino
Sintonia e connessione con la nascita, avvengono stimolando la zona delle acque nel lavoro sul chakra Svadhisthana (reni, surreni, apparato genitale interno), allo scopo di contrastare la ritenzione idrica, prevenire edemi e gestosi, aiutare la distensione dei tessuti addominali, l’apertura del bacino, lo scioglimento delle articolazioni che si innestano nelle anche, favorire la crescita della pancia, lo spazio per il bambino e la preparazione al parto.
ATTIVAZIONE DELLO SPAZIO DEL CUORE, LO SPAZIO DEL RESPIRO
Consapevolezza e conoscenza vengono stimolati attraverso l’educazione alla respirazione tramite modificazione della postura (apertura zona dorsale) ed esercizi di Pranayama (‘Respiro’ dal sanscrito) come particolarmente la ‘Respirazione yogica completa’ (unione dei tre tipi di respirazione fondamentale). Lo scopo primario è il potenziamento cardiorespiratorio, l’aumento della capacità polmonare e il controllo della respirazione durante lo sforzo del parto, attraverso lo sviluppo della concentrazione e dell’attenzione. Il controllo della respirazione ha un impatto diretto sul controllo emotivo e aiuta a innalzare la soglia di sopportazione del dolore, superandone la paura.
RISVEGLIO DEL SERPENTE ADDORMENTATO, APERTURA ALLA NASCITA
Sarduli mudrà (‘Gesto della tigre’ dal sanscrito) e altre Mudrà o Asana che lavorano sulla mobilità della schiena in scarico del peso corporeo e sulla mobilità del bacino, lavorano per facilitare il parto (bascula del bacino in anteroversione per aprire il canale, in retroversione per spingere); vengono inoltre risvegliati tutti i centri nervosi che partono dalla colonna vertebrale irradiandosi verso la periferia, il perineo e Apana (‘soffio vitale verso il basso’ dal sanscrito) ossia dell’energia di scarico verso la terra in analogia con la fase espulsiva del parto.
RILASSAMENTO, IL SONNO APPARENTE CHE RIGENERA
Dopo il lavoro fisico sul corpo, la pratica si conclude nello Yoga Nidra (‘sonno apparente’ dal sanscrito) ovvero nel rilassamento finale come stato di semi-veglia; viene stimolato il ‘ribaltamento della coscienza’ ossia l’assopimento della fisicità, dei sensi e della mente per lasciare spazio all’energia più sottile (coscienza), che una volta privata di qualunque vincolo o costrizione (fisica, emotiva e mentale) libera la sua luce donando puro benessere (rilascio neurotrasmettitori del benessere: endorfine, serotonina e dopamina).
Buona pratica a tutte le mamme !
a cura di Elena De Donato
Filosofia, Psicopedagogia, Insegnante e formatrice Yoga 0-90, Special needs, Trauma informed e High sensitivity Yoga®️
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Università degli studi di Milano, Yoga Ratna metodo Gabriella Cella, Yoga Gravidanza e post partum metodo Yoga in fascia®️, Yoga for the Special Child©️, GiocaYoga®️, Somatic Competence®️Yoga Teacher, High Sensitive Yoga Persone Altamente Sensibili HSP Italia™️, Docente unica Master Giocayoga®️Care bambini speciali AIYB, Docente unica ‘Nascita speciale: yoga cesareo, presentazione podalica, prematurità per la Specializzazione post Formazione Yoga in fascia®️
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