Lo yoga può aiutare le Persone Altamente Sensibili (PAS o High Sensitivity Person) verso quel necessario (...) processo di individuazione alla scoperta della propria voce interiore in risposta alla domanda sul perché ci si trova in questa terra. Solo così sarà possibile trovare il proprio significato alla vita, la propria vocazione (...) ricordando di agire sempre secondo il proprio «HSP WAY» (modalità HSP) - Elain Aron
"Le Persone Altamente Sensibili sono quelle che percepiscono in modo più profondo i dettagli più sottili dell’ambiente e delle relazioni, più facilmente sovraccarichi dagli stimoli intensi. Hanno spesso forti reazioni emotive e momenti di down, sono introspettivi e abili osservatori. Sono in medesima proporzione uomini e donne, nel 70 % dei casi sono introversi, e nel 30 % estroversi." Elian Aron
YOGA ALTAMENTE SENSIBILE E YOGA DEGLI INIZI: LA CODIFICA
lo Yoga Sutra di Patanjali, la prima raccolta scritta di istruzioni in merito allo yoga, parla di una pratica individuale non condivisa. Descrive cioè il cammino dello yogini che si pone da solo di fronte a sé stesso compiendo un cammino di consapevolezza che lo porta ad arrivare agli stati più alti e puri della coscienza per liberarsi dal giogo di tutto ciò che limita il proprio pensiero originale e creativo. Lo yoga degli inizi era una disciplina pura, praticata presso agenzie sociali secondo codifiche e negoziazioni ben definite tra maestro e allievo o comunità. Ma questa modalità di interpretare lo yoga come si sposa con l'alta sensibilità?
YOGA VERSO L’ALTA SENSIBILITA’: L'EMANCIPAZIONE Lo yoga è un cammino di conoscenza che si muove verso lo sviluppo della consapevolezza individuale, a partire dal lavoro tra corpo e respiro, ma che in essi non si esaurisce e che nella meditazione si realizza portando l'individuo a trovare sé stesso liberandolo da tutti i condizionamenti che gli precludono l'apertura alla propria autenticità e creatività. Quello dello yoga è quindi un cammino di liberazione della persona, alla ricerca della propria autenticità, interezza, integrità e originalità, nel qui e ora, ossia nell'immanenza della propria vita terrena. Finalità che si sposa perfettamente con le esigenze della persona altamente sensibile specie quando è travolta da una quotidianità che spesso la sovrasta e perde il contatto con sé stessa a furia di adattarsi all’esterno, sovraccaricandosi di istanze che non sono sue proprie. Il fine ultimo dello yoga e della meditazione: la liberazione - Lo yoga è un cammino di conoscenza che si muove verso lo sviluppo della consapevolezza individuale, a partire dal lavoro tra corpo e respiro, ma che in essi non si esaurisce e che nella meditazione si realizza portando l'individuo a trovare sé stesso liberandolo da tutti i condizionamenti che gli precludono l'apertura alla propria autenticità e creatività. Quello dello yoga è quindi un cammino di liberazione della persona, alla ricerca della propria autenticità, interezza, integrità e originalità, nel qui e ora, ossia nell'immanenza della propria vita terrena. Finalità che si sposa perfettamente con le esigenze della persona altamente sensibile specie quando essa è travolta da una quotidianità che spesso la sovrasta e perde il contatto con sé stessa a furia di adattarsi all’esterno, sovraccaricandosi di istanze che non sono sue proprie."
“All you need is..." less: riequilibrarsi e liberarsi con lo yoga per emanciparsi, ma da cosa? - Lo yoga invita a SPOGLIARSI DEL SUPERFLUO ESITO DEI RAPPORTI CON IL MONDO per ricostituire L’ESSENZA, come uno scultore che fa emergere la forma togliendo con lo scalpello la pietra in eccesso. Ma andando per analogia, nel caso dell’alta sensibilità da cosa è costituita la pietra in eccesso? Il tratto dell’alta sensibilità è particolarmente vulnerabile ai condizionamenti quanto più forte è lo scarto percepito tra il proprio modo di essere/sentire rispetto all’ambiente circostante e quanto maggiore è la paura di non essere accettato per le proprie peculiarità. L’adattamento all’esterno può essere più o meno consapevole: nel primo caso può portare ad indossare una faticosissima maschera Pirandelliana, nel secondo può generare una ben più dannosa profonda confusione interiore sulla propria identità, condizionata così da “ mandati famigliari ” e/o dalla formazione di un “falso sé”. La PAS già per sua natura portata a spostare il proprio focus di attenzione verso l’esterno, è sottoposta così ad un COSTANTE SUPERLAVORO dovuto allo sforzo di pensare e comportarsi all’altezza delle aspettative, sforzo che depaupera le proprie risorse a volte senza che la persona ne sappia riconoscere il vero motivo. A questo LAVORO EXTRA INTERIORE, si aggiunge il naturale dispendio energetico della PAS dovuto al sovraccarico di stimoli, all’assorbimento dei dettagli sottili dell’ambiente circostante e delle energie positive e negative senza riuscire a farsi ‘contaminare’/’contagiare’ dalla carica energetica altrui soprattutto se negativa, della percezione amplificata del sentire sia in positivo che negativo, dello sforzo per emergere dalla molteplicità di sensazioni e cognizioni che affollano mente e sensi." Come si pone lo yoga di fronte ai condizionamenti HSP? - “La più alta forma di intelligenza umana è la capacità di osservare senza giudicare” cit. Jiddu Krishnamurti - Nella prospettiva yogica, ciò che interessa è il punto di vista energetico per tornare a ricostituire l’energia originale della persona che ne costituisce la forza, l’autenticità, l’integrità ossia per tornare all’essenza della persona. Per fare questo, lo yoga riparte dal corpo il quale, al contrario della mente, è “l’unico a conoscere realmente limiti e confini” (cit. E. Lupo). Lo yoga attraverso il corpo identifica due grandi categorie di problematiche energetiche che, se riconosciute dalla persona, contribuiscono a formare una nuova consapevolezza da cui far partire una nuova gestione di sé nel quotidiano: dispersione energetica oppure blocco/ristagno energetico." Dimmi come stai e ti dirò lo yoga che fa per te…- “Nessun approccio funziona per tutte le persone e funziona per tutto il tempo” cit. Brendon Adams” - La particolare complessità della persona altamente sensibile e la variabilità emozionale legata ai suoi momenti di sovraccarico emotivo/cognitivo, pone parecchie questioni in merito a quale possa essere il tipo di pratica yoga ottimale nel quotidiano. Invero, posto di aver considerato e risolto le dinamiche relazionali PAS-non PAS nella classe di yoga, il tipo di yoga che si confà alla persona HSP, difficilmente può essere sempre lo stesso proprio a causa della fase emotiva in cui essa si trova al momento. E' importante quindi interrogarsi rispetto ad alcuni macro-elementi della pratica yoga applicati all’alta sensibilità: Yoga top-down o bottom-up? Lo sguardo durante la pratica: occhi aperti o chiusi? Le sequenze di asana e momenti della pratica: ripetere o variare? Non-solo-decibel: suono, vibrazione, melodia: abbassare o alzare il volume? Odori e profumi nella lezione di yoga; location, luce e spazio della lezione di yoga." "Questo articolo è il frutto della mia esperienza personale HSP, nel privato e nei quindici anni di pratica prima come allieva, poi come insegnante di yoga, unita agli studi giovanili, alla formazione continua su special needs e trauma informed yoga (Somatic Competence®️Yoga) e alla preparazione delle docenze che mi accompagnano ogni giorno. Ringrazio la ricchezza del corso HST 3 (High sensitivity Training 2020-2021) di Elena Lupo e la disponibilità di tutto lo Staff HSP-Italia per la diffusione del sapere in merito al tratto dell’alta sensibilità, nell’intento di creare una HSP-way che possa davvero fare di questo mondo un posto dove ognuno possa trovare la sua modalità per stare meglio."
a cura di Elena De Donato
Filosofia, Psicopedagogia, Insegnante e formatrice Yoga 0-90, Special needs, Trauma informed e High sensitivity Yoga®️
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Università degli studi di Milano, Yoga Ratna metodo Gabriella Cella, Yoga Gravidanza e post partum metodo Yoga in fascia®️, Yoga for the Special Child©️, GiocaYoga®️, Somatic Competence®️Yoga Teacher, High Sensitive Yoga Persone Altamente Sensibili HSP Italia™️, Docente unica Master GiocayogaCare®️ bambini speciali AIYB, Docente unica ‘Nascita speciale: yoga cesareo, presentazione podalica, prematurità per la Specializzazione post Formazione Yoga in fascia®️
BIBLIOGRAFIA
·Elaine Aron“Persone altamente sensibili - Come stare in equilibrio quando il mondo ti travolge” - 1996
.Stephen W. Porges – La guida alla teoria polivagale. Il potere trasformativo della sensazione di sicurezza – Giovanni Fioriti Editore - 2018
.Christel Petitcollin – Il potere nascosto degli ipersensibili - Sperling & Kupfer, 2019
·Marilia Albanese, Gabriella Cella, Fiorenza Zanchi - "I chakra, l'universo in noi" - 1996 - Ed. Xenia
.https://www.dirime.com/la-sindrome-da-evitamento-estremo-delle-richieste-cosa-ci-insegna-la-neurocezione/
.https://pathologicaldemandavoidanceaprofileofautism.com/2019/06/25/pda-neuroception-the-five-fs/
.https://www.elenadedonato.com/post/yoga-ponte-tra-corpo-e-mente-verso-la-costruzione-di-un-ecosistema-emotivo
https://www.elenadedonato.com/post/yoga-hsp-way-emanciparsi-con-lo-yoga-per-le-persone-altamente-sensibili
.https://www.elenadedonato.com/post/yoga-per-liberare-e-potenziare-il-pensiero-creativo
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