Capiamo insieme come lo yoga possa aiutare in gravidanza a conciliare il periodo della gestazione con il lavoro, che sempre più spesso si spinge fino a terzo trimestre avanzato, non di rado, fino a pochi giorni dal parto.
Lavorare in gravidanza quando la futura mamma sta bene e sente sostenibile e desiderabile per sè e la propria vita portare avanti il più possibile le proprie attività, rappresenta un importante traguardo evolutivo e culturale della nostra società, che emancipa la donna consentendole di percepirsi oltre al ruolo riproduttivo, conciliando affermazione ed espressione personale. Quando la gestazione giunge nel pieno dell'attività lavorativa della donna, non è però sempre facile riuscire ad armonizzare le due dimensioni. Se LA GRAVIDANZA E' UN PROCESSO IN CONTINUO DIVENIRE e del tutto nuovo per la primipara, LA DIMENSIONE LAVORATIVA PUO' ESSERE INVECE PIU' O MENO CONSOLIDATA. A seconda delle condizioni di lavoro, infatti, la donna può vivere la continuità del lavoro come espressione di una preferenza e libera scelta personale, oppure come il frutto di un obbligo causato dalle circostanze. La tutela legislativa spesso non basta a dissipare le preoccupazioni economiche, quelle legate alla propria posizione professionale, al mantenimento del ruolo e della mansione, dell'attività in proprio, al passaggio consegne, all'adempimento di particolari responsabilità, alla reintegrazione post parto e conciliazione tra maternità e lavoro. Oltre a tutto questo, la donna può recepire anche pressioni indirette nell'ambiente lavorativo ed esserne più o meno consapevolmente condizionata. All'estremo opposto l'attività lavorativa per alcune donne può rappresentare una modalità di riempire il tempo della gestazione, spostando l'attenzione da paure e ansie profonde legate alla gravidanza, al parto, alla rinuncia del proprio spazio di autonomia personale, al ruolo genitoriale, al rapporto con il neonato, ai cambiamenti nella coppia e nella vita personale dopo la nascita.
SENTIRE LA GRAVIDANZA DURANTE IL LAVORO
Lo scenario dell'attività lavorativa in gravidanza, comporta sempre un'istanza di mediazione tra gravidanza e impegno professionale. Durante la gestazione il corpo cambia di giorno in giorno e l'adattamento ai ritmi lavorativi non è sempre scontato. Si tende a pensare che la dimensione della donna incinta sia sempre uguale a sè stessa e che, dopo i primi tempi essa si adatti spontaneamente lasciando solo allo scorrere del tempo il compito di far avanzare la gestazione. In realtà l'integrazione tra la dimensione pre-parto e quella del lavoro, è un processo che vuole un costante dialogo e adattamento tra le due realtà. I modi di PORTARE LA PANCIA AL LAVORO possono essere svariati, legati alle condizioni nelle quali si svolge l'attività quotidiana, i suoi ritmi e intensità, dalle quote fisiche, mentali, emotive in essa implicate, nonchè dalle caratteristiche materne. Succede spesso che il corpo materno venga "portato" al lavoro e nel quotidiano, senza essere ascoltato dalla futura mamma che specialmente in presenza di stress elevati, viene trascinata lontano da sè stessa. Una condizione recepita dal feto, che assorbe chimicamente le modifiche del metabolismo materno e ne viene profondamente condizionato. Nello stesso tempo AVERE LA GRAVIDANZA NELLA MENTE non sempre implica che la donna sia in ascolto con il proprio corpo.
ARMONIZZARE LA GRAVIDANZA NEL PERIODO LAVORATIVO
Diventa pertanto importante lasciarsi spazio e tempo per ENTRARE NELLA BOLLA DELLA GRAVIDANZA, ossia per SENTIRE LA SIMBIOSI CON LA PANCIA, imparando ad ascoltare i segnali del corpo ed ENTRANDO IN CONTATTO CON IL BAMBINO. La relazione con il piccolo infatti si stabilisce già nella vita prenatale non solo a livello di SCAMBIO CHIMICO MAMMA BAMBINO, ma anche rispetto ALL'IMPRINTING RELAZIONALE CHE RIGUARDA IL BAMBINO PENSATO. Il piccolo è in grado di percepire in modalità inconscia il desiderio materno, di sentire la voce che parla e si rivolge a lui, il tatto e la carezza della mamma attraverso la pancia, i cambiamenti del ritmo cardiaco e respiratorio della mamma stessa. Rendere esplicita e consapevole questa dinamica interattiva, aiuta a mettere le basi dell'attaccamento dopo la nascita e di un parto positivo.
YOGA IN GRAVIDANZA NEI BENEFICI FISICO-EMOTIVI E NELLA RETE
Lo yoga può aiutare ad ENTRARE IN SINTONIA CON LA NASCITA DURANTE I MESI DELL'IMPEGNO LAVORATIVO, permettendo di creare quello spazio di ascolto per sensibilizzire al contatto con il corpo e costruire un'interazione quotidiana con la pancia e il nascituro. Lo yoga in sostanza, AIUTA A RIDARE ALLA PANCIA IL SUO SPAZIO NEL QUOTIDIANO sintonizzandosi con i ritmi della nascita che si avvicina. Lo yoga aiuta a chiudere ogni giornata ritrovando equilibrio e RECUPERANDO L'OMEOSTASI CORPOREA, che permettono di avere un sonno davvero ristoratore. L'ascolto di sè e la creazione di un piccolo vocabolario del corpo per interpretare di momento in momento i cambiamento e le modifiche fisiche in gravidanza, aiutano a CHIUDERE OGNI GIORNATA RITROVANDO L'ASSETTO FISICO - EMOTIVO OTTIMALE. Lo yoga favorisce la rielaborazione del passaggio trasformativo dalla donna alla madre, permettendo di metabolizzare il cambiamento e placare l'ansia, lasciando andare le paure e ritornando a centrare la propria attenzione su di sè. L'occasione di svolgere un'attività per sè stesse, in dialogo con l'insegnante che guida la neomamma attraverso un cammino fisico ed emotivo verso il parto, aiuta ad ENTRARE IN CONNESSIONE CON LA NASCITA anche rispetto ad una rete che funge da COMUNITA' VIRTUALE DI SOSTEGNO TRA MAMME che dialogano tra loro, si scambiano esperienze e si confrontano. Sentire di non essere sole in questo cammino, trovando la presenza di altre mamme, ricostruisce la trama e il senso del proprio cammino di crescita personale, all'interno di un SENSO DI MATERNITA' ALLARGATO E DI SORELLANZA UNIVERSALE.
PRATICARE YOGA POST GIORNATA LAVORATIVA
Praticare yoga al termine della giornata lavorativa, sia online da casa oppure in gruppo in presenza, può rappresentare quindi un valido spazio di rielabotazione per la futura mamma. La meditazione iniziale, il lavoro sul corpo, lo scioglimento delle tensioni, lo scarico dell'ansia, lo sviluppo della concentrazione interiore, fanno di questo momento a fine giornata un'occasione di profonda rigenerazione che si attiva per lavorare poi durante la notte. Ne beneficiano la digestione, il sonno, l'ossigenazione e la circolazione corporea. L'attività yogica rilassa le contratture del corpo tipico residuo delle tensioni lavorative giornaliere, prevenendo e lenendo i malesseri cefalotensivi, la sciatalgia, il carico sulla zona lombare, l'ipercontrattività uterina, gli edemi e la ritenzione idrica, i crampi, il fiato corto, l'assestamento della colonna e degli organi interni durante la crescita gravidica. La pratica yogica in gravidanza si sviluppa attorno a quattro principi cardine di EMPOWERMENT, che potremmo chiamare le QUATTRO ERRE: Re-spiro, Re-sensibilizzazione, Re-energizzazione, Ri-connessione.
Lo yoga restituisce un pattern corporeo ed emotivo di benessere che la neomamma può riprodurre comodamente a casa, poco prima di addormentarsi, per liberare la mente e allentare l'irrigidimento fisico re-asset l'equilibrio necessario ad un efficacie recupero delle energie e all'attivazione dei processi riparativi organici e cerebrali. Una pratica costante di settimana in settimana, lascia un beneficio duraturo fino alla settimana successiva, arrivata la quale il corpo fa percepire di aspettare una nuova pratica yoga. La lezione del corso a fine giornata, tiene conto delle fatiche della neomamma e si adatta alle sue esigenze. Capita sempre più spesso che queste fatiche si esprimano in ansie e stress, più che in vera fatica fisica, soprattutto quando la donna lavora in ufficio o in smart working. Le tensioni accumulate a fine giornata, frequentemente si esprimono in tensione emotiva, psicologica e cognitiva, più che in fatica fisica. Secondo il carattere e la predisposizione individuale, la neomamma può sentire il bisogno di ritrovarsi re-sensibilizzando il corpo, più che di scaricare le tensioni.
YOGA NELL'APPRODO DELLA GESTAZIONE A CASA
Una volta terminato il periodo lavorativo e arrivato il tempo del congedo a casa, la futura mamma può dedicarsi alla piena preparazione della nascita e a sè, verso il parto. Non di rado questo ultimo periodo coincide con altre fatiche legate alla preparazione della casa, talvolta addirittura di un trasloco. La mamma però ora, ha finalmente il tempo e la libertà di organizzare la propria giornata. In questo ultimo periodo spesso la pratica yoga viene spostata al mattino e la donna sperimenta il piacere di un lavoro sul corpo ancora più profondo, più intenso e di ulteriore beneficio. La giornata prosegue dopo la lezione all'insegna del sollievo, in un sottile senso di riequilibro e rilassamento che restituisce lucidità e presenza mentale. L'incontro con le altre mamme, dona buonumore, lo scambio e la condivisione riempiono la giornata con un ritrovato sorriso. Il dialogo con l'insegnante di yoga e con le compagne di corso, forniscono nuovi spunti e suggerimenti, portano conforto e sostegno.
Buona gravidanza nella luce dello yoga !
a cura di Elena De Donato
Filosofia, Psicopedagogia, Insegnante e formatrice Yoga 0-90, Special needs, Trauma informed e High sensitivity Yoga®️
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Università degli studi di Milano, Yoga Ratna metodo Gabriella Cella, Yoga Gravidanza e post partum metodo Yoga in fascia®️, Yoga for the Special Child©️, GiocaYoga®️, Somatic Competence®️Yoga Teacher, High Sensitive Yoga Persone Altamente Sensibili HSP Italia™️, Docente unica Master Giocayoga®️Care bambini speciali AIYB, Docente unica ‘Nascita speciale: yoga cesareo, presentazione podalica, prematurità per la Specializzazione post Formazione Yoga in fascia®️
BIBLIOGRAFIA
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