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Immagine del redattoreElena De Donato

Yoga per liberare e potenziare il pensiero creativo

Un'esplorazione alla ricerca delle differenze tra pensieri ricorsivi, pensieri creativi e loro espressioni emozionali, scoprendo come lo yoga possa aiutare a liberarci dai primi in favore dei secondi.

IL CUORE NEL PENSIERO CREATIVO

"Io credo che per ogni evento l’uomo possieda un organo che gli consente di superarlo (...) un cuore pensante." cit. Etty Hillesum


L'atto creativo è una delle caratteristiche inalienabili dell'essere umano, in quanto essere pensante. Agire e pensare creativamente, significa non solo esprimere l'originalità e l'unicità del proprio essere, ma anche la vitalità della propria esistenza. Potremmo dire che quanto più presente sia l'energia vitale in una persona, tanto più forte sia la sua intensità creativa. Vitalità e creatività sono componenti energetiche della personalità umana strettamente legate e interdipendenti tra loro: la vitalità ci consente di essere creativi e viceversa la creatività risveglia l'energia vitale. E' un connubio imprescindibile. Ma c'è un terzo elemento determinante che permette ai primi due di realizzarsi e che li comprende: il cuore. Solo nel coinvolgimento siamo in grado di creare, perché le nostre corde emozionali risuonano e vibrano, smuovendo in modo ottimale le nostre risorse e la nostra motivazione. Ma non può esistere coinvolgimento senza capacità di immedesimarsi nelle situazioni e di comprendere l'altro, senza arrivare al cuore, quindi.

PENSIERO RAZIONALE E PENSIERO CREATIVO

"La mente intuitiva è un dono sacro. La mente razionale è un fedele servo…. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono" cit. E. Einsten


Al di fuori di un contesto coinvolgente e toccante, seguendo la sola RAZIONALITA' E PENSIERO DEDUTTIVO, razionale, che discerne e divide, siamo in grado di costruire, capire, comprendere, esplorare o riprodurre secondo metodo e calcolo. Ma in un contesto puramente razionale, difficilmente possiamo liberare il nostro intuito senza che si sia smosso in noi un coinvolgimento emotivo. L'INTUIZIONE E' FIGLIA DELLA PASSIONE, infatti, che si esprime grazie ad un PENSIERO DI TIPO ANALOGICO, che lavora per associazioni, collegamenti, immaginazione, in virtù dei quali si liberano le risorse più autentiche della persona, spesso nascoste. Nel coinvolgimento emotivo e nella capacità di immedesimarsi, consiste l'attivazione delle potenzialità spesso inespresse della persona, legate a tutto ciò che è personale e per questo originale, inedito. Potenzialità creative presenti sin dall'infanzia, ma via via sempre meno utilizzate e per questo man mano sovrastate dalle sovrastrutture razionali, dagli apprendimenti e dalle convenzioni necessarie alla sopravvivenza nell'ambiente sociale e culturale cui apparteniamo.


CREATIVITA' COME ESPRESSIONE DI SE'

Essere creativi, significa quindi esprimere sé stessi al di là delle convenzioni e quindi oltre quelle stesse regole che spesso invece ci permettono di sopravvivere fisicamente nella società o nell'ambiente. In realtà anche la creatività ci permette di sopravvivere, ma ad un altro livello rispetto a quello fisico, più sottile, meno evidente, poco visibile esteriormente: quello dell'energia vitale profonda. Esprimere se stessi infatti significa AVERE UN MOTO INTERIORE attraverso il quale si rivela chi siamo: che sia esso un moto di emozione, di sentimento, di azione o di pensiero. Un moto VERSO QUALCOSA D'ALTRO DA SE' ma che ci rappresenta perché risuona in noi e per questo è esso stesso espressione di una nostra parte. IN QUESTO SPECCHIARSI NELL'ALTRO DA SE' ci sentiamo profondamente vivi. Essere vitali, quindi, sentirsi interiormente vivi dentro, significa dare movimento al sé verso altro da sé e quindi creare, viceversa creare significa esprimere sé stessi. Creare qualifica e definisce l'esistenza umana dandole una vitalità personale e autentica, viceversa un'esistenza che si dica davvero umana non può prescindere dall'atto creativo.


PENSIERO CREATIVO E PENSIERO RICORSIVO

"La creatività canalizza l'emotività e placa il fermento mentale." Ct. Christel Petitcollin


Creatività, espressione di sé, vitalità ed emozioni, quindi abbiamo visto essere strettamente legate tanto da non poter esistere l'una senza le altre, a meno di una condizione che fa eccezione: l'EMOTIVITA' CRISTALLIZZATA. In alcuni casi, infatti, la sfera emotiva non concorre ma al contrario depotenzia la creatività. Ciò si verifica ogni qualvolta avviene un blocco delle emozioni a causa di un vissuto stressante. L'aggressione percepita, causa la FISSAZIONE DI UN COMPLESSO EMOZIONALE E UN RISTAGNO ENERGETICO che impediscono quel moto verso, quel movimento vitale che plasma, trasforma e crea. E' il caso dei momenti di crisi (dilemmi e decisioni impossibili, scelte, ripensamenti, insicurezza...), degli eventi stressogeni (lutto, licenziamento, separazione, trasloco...), dei momenti di esaurimento energetico (accumulo di stanchezza, malattia, ansia, compulsione...) e infine del vissuto traumatico. In questi contesti insieme al blocco emotivo ed energetico, si blocca anche il pensiero creativo e la mente si perde in rimuginii, pensieri ricorrenti, automatismi, insieme al corpo che cerca solo ristoro e pace, riequilibrio. La MENTE SCIMMIA, è ciò che rimane della mente umana creativa in questo blocco multidimensionale in cui la persona rimane bloccata nel tempo di un groviglio emozionale. In questi momenti APRIRSI AD UNO SPAZIO AL DI FUORI DELL'ORDINARIO come lo yoga, attraverso esperienze di re-sensibilizzazione del corpo e della coscienza verso la riscoperta di sé, favorisce il ritorno alla MENTE CREATIVA, in cui il pensiero si ramifica e si articola insieme ad una EMOTIVITA' ESPANSIVA. L'attività creativa, così, fornisce una via per incanalare le energie emotive bloccate permettendo di smuovere i pensieri ricorrenti spostandoli dal focus cristallizzato, recuperando nuove risorse e permettendo così di placare i pensieri ricorrenti rompendo il circolo vizioso.


I CHAKRA IN UN ICEBERG COME METAFORA DELLA CREATIVITA'

Proviamo dunque a compiere un viaggio metaforico insieme allo Yoga, per scoprire come collocare tutti gli elementi che compongono le potenzialità creative nella persona. Paragoniamo allora la gamma di pensieri, emozioni e potenzialità dell'individuo ad un iceberg sul quale proveremo a collocare anche i chakra.

In fondo all'iceberg, nel punto più freddo e lontano dalla superficie troviamo il PENSIERO CREATIVO IN POTENZA, che giace nascosto, involuto, grezzo e inespresso che è presente sin dalla nascita nel primo Chakra MULADHARA, la terra, la radice, lo stadio minerale dell'evoluzione del creato che contiene elementi ancora atomici del pensiero, che possono potenzialmente trasformarsi in qualsiasi cosa.

Salendo dal fondo entriamo nel centro dell'iceberg sommerso, la parte più ampia e dilatata dell'imponente forma di ghiaccio. E' il luogo centrale, bacino delle emozioni che macinano all'interno in cerca di una forma che non è ancora un pensiero compiuto ma associazione e analogia ancora non consolidata: siamo nel chakra SVADHISTANA, l'acqua, in cerca di una forma, siamo nell'emisfero destro, nel pensiero collaterale o laterale e nello stadio vegetale.

Risaliamo ancora dal centro verso l'alto, l'iceberg inizia a stringersi, emozioni e pensieri trovano il filtro dell'io che sente quali connessioni sono più sue per farle salire in superficie e le trasforma dando loro un nome, un posto, uno spazio nella narrazione di sé anche se ancora non consapevole: è il momento del pensiero creativo come espressione dell'identità personale, il chakra MANIPURA, il fuoco, il gioiello, siamo nell'emisfero sinistro, nel pensiero razionale e nello stadio animale.

Il cammino continua e il movimento del pensiero esce da sé per salire verso l'alto ed incontrare la superficie, la consapevolezza: terra di mezzo tra il sé e il mondo esterno. E' qui sul bordo dell'acqua, che il pensiero creativo incontra la relazione con l'altro entrando con esso in empatia, scegliendo consapevolmente, di integrarsi con esso creando qualcosa di nuovo grazie ad un equilibrio che è dono di sé: siamo nel chakra ANAHATA, cuore, al disopra della line diaframmatica che divide inconscio e consapevolezza, nell'amore incondizionato verso ogni creazione e il creato, siamo nell'integrazione degli emisferi cerebrali e del pensiero creativo che dà frutto, lo stadio umano.

L'evoluzione prosegue, l'iceberg fuoriuscito dall'acqua entra a contatto con l'aria si scioglie, si restringe, sale verso l'alto ed è perfettamente visibile all'esterno. Il pensiero creativo entra in contatto con il mondo attraverso la comunicazione e l'espressione di sé, scegliendo i progetti che lo rispecchiano: è il chakra VISHUDDHA, il purissimo, la comunicazione, espressione del pensiero creativo verso il mondo.

Sale ancora il cammino del pensiero creativo, arrivando al culmine dell'iceberg, il vertice, appuntito e acuto, a contatto con il cielo e visibile da lontano. Il pensiero creativo diventa intuito, sguardo che si allunga all'orizzonte, diventa visione: è il chakra AJNA, il terzo occhio, capace di guardare ed andare oltre al sé, di anticipare, di predire, di immaginare ed essere pura intuizione creativa.

Infine il ghiaccio oltre il culmine dell'iceberg termina sciogliendosi, poi evaporando al sole e diventare aria. L'individuo e la sua creatività ritrovano l'unità originaria con l'universo, in una forma di consapevolezza più alta, più evoluta che lascia un'impronta energetica definita: la propria identità originale e autentica che ha finalmente trovato la sua compiutezza e realizzazione. Siamo in SAHASRARA, il settimo chakra, siamo nella pura connessione sottile, nell'energia quantica dell'essere che lascia la sua traccia nell'universo, siamo nell'alchimia e nel pensiero telepatico, in quel sesto senso che si attiva al massimo della potenza delle facoltà cerebrali.


FINE ULTIMO DELLO YOGA E DELLA MEDITAZIONE

Il cammino dell'iceberg si realizza attraverso i chakra insieme allo yoga a partire dal lavoro tra corpo e respiro, ma che in esso non si esaurisce e che nella meditazione di realizza portando l'individuo a trovare sé stesso liberandolo da tutti i condizionamenti che gli precludono l'apertura alla propria autenticità e creatività. Quello dello yoga è quindi un cammino di liberazione della persona, alla ricerca della propria interezza e integrità, della propria originalità nel qui e ora, nell'immanenza della propria vita terrena.


a cura di Elena De Donato

Filosofia, Psicopedagogia, Insegnante e formatrice Yoga 0-90, Special needs, Trauma informed e High sensitivity Yoga®️

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Università degli studi di Milano, Yoga Ratna metodo Gabriella Cella, Yoga Gravidanza e post partum metodo Yoga in fascia®️, Yoga for the Special Child©️, GiocaYoga®️, Somatic Competence®️Yoga Teacher, High Sensitive Yoga Persone Altamente Sensibili HSP Italia™️, Docente unica Master Giocayoga®️Care bambini speciali AIYB, Docente unica ‘Nascita speciale: yoga cesareo, presentazione podalica, prematurità per la Specializzazione post Formazione Yoga in fascia®️ BIBLIOGRAFIA -I chakra l'universo in noi - Marilia Albanese, Fiorenza Zanchi, Gabriella Cella - ed. Xenia - 1996/2014

-I doni dello yoga per praticare una vita piena - Antonio Nuzzo - Morellini Editore - 2019

-Yoga Ratna un felice incontro tra oriente ed occidente - Enrica Rame - 2013 - ed. Futura

-La psicologia del Kundalini Yoga. Seminario tenuto nel 1932 - Karl Gustav Jung - 2004 - ed. Bollati Boringhieri -Yung e le filosofie orientali - Barbara Barone - 2018 - ed. How2




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