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Immagine del redattoreElena De Donato

Yoga sostenibile nella quotidianità a casa

Sembra davvero impossibile in una routine frenetica e in presenza di bambini, potersi ritagliare un momento per sé stessi in casa, ma alcuni semplici principi possono aiutarci a camminare verso una pratica yoga più sostenibile nella quotidianità.

QUANDO VOLERE NON E' POTERE...

Pensando al detto "volere è potere", tutte le difficoltà nel ricavare uno spazio dedicato a sé stessi nella propria routine settimanale, sembrerebbero solamente scuse. Ma in realtà, ogni impedimento oggettivo o soggettivo nella nostra vita ha sempre un perché. Lo yoga ci insegna a NON SOTTOVALUTARE NESSUNA DELLE NOSTRE FATICHE o impedimenti, invitandoci a guardarli senza giudicare: ogni ostacolo e anche la più piccola resistenza ci raccontano qualcosa di noi e hanno un senso rispetto alla nostra storia, al nostro vissuto, alle nostre credenze.


DI COSA CI PARLANO GLI IMPEDIMENTI ESTERNI E LE RESISTENZE

Spesso le difficoltà portano a ritenere che lo yoga non sia adatto a sé e alla propria vita o che non sia il momento giusto per dedicarvisi. Invero dedicarsi a sé è una parte imprescindibile dell'esistenza di un individuo per cui la questione di mancanza di tempo in realtà riguarda sempre UN TEMPO E UNO SPAZIO INTERIORI. Non abbiamo tempo perché non siamo pronti a prenderci cura in maniera più globale di quanto ci suggerisce giorno per giorno l'istinto di sopravvivenza e la nostra mente è abilissima a difenderci tramite la resistenza da ciò che comporta fatica, dolore o insicurezza. Questa funzione della mente è difensiva e conservativa, ma non è funzionale al nostro sviluppo. RESISTENZE E AUTO-SABOTAGGIO ci mantengono nella zona comfort proteggendoci dal cambiamento in favore della stabilità acquisita, al posto della incerta promessa di un nuovo equilibrio.


LO YOGA DELLA ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE

Lo yoga non propone salti evolutivi o scommesse, né doveri o sacrifici. LO YOGA NON COSTRINGE cioè a lasciare la nostra zona comfort per un terreno incerto e una zona di rischio. Al contrario COSTRUISCE UNA CONTINUITA' tra ciò che siamo e ciò che possiamo diventare perché è già nelle nostre corde sebbene inespresso. Lo yoga non lavora per imposizioni ma al contrario ci invita a PREPARARE IL TERRENO perché evoluzione e cambiamento si realizzino spontaneamente. Secondo questo stesso principio, quindi, possiamo preparare il terreno per favorire L'ACCOGLIENZA DELLA PRATICA YOGA NELLA NOSTRA ROUTINE settimanale. Nella zona prossimale della proposta yoga a casa, ci vengono incontro alcuni principi che ci aiutano a costruire la SOSTENIBILITA' DELLO YOGA NEL NOSTRO QUOTIDIANO, cardini che rendono accettabile per la mente aprirsi al cambiamento.


UN ALLEATO SU CUI CONTARE

Per accogliere e fare spazio allo yoga nella nostra routine senza causare rotture, dobbiamo integrare il tempo e lo spazio dello yoga a casa nei nostri ritmi settimanali. In questa sistemazione può essere utile identificare un TERZO ELEMENTO SIMBOLICO tra sé e la pratica, capace di accrescere la motivazione a mantenere costanza nell'impegno. Per alcuni può essere creare o avere un appuntamento personale fisso con la pratica (in diretta online, registrata, momento libero che si ripete, etcc..) oppure frequentare un corso, per altri può invece funzionare meglio avere un compagno o una compagna con cui praticare, per altri ancora infine può essere meglio l'autonomia completa come autodidatti.


CERTEZZA DELLA RICOMPENSA

E' importante SIGILLARE ogni pratica ascoltando come ci sentiamo dopo e quali sono gli elementi di benessere recepiti da corpo, mente ed emotività, distinguendo tra benefici immediati e quelli a breve (giorno dopo e immediatamente successivi) e medio termine (settimana successiva). UNA PRATICA COSTANTE CAMBIA il corpo, il metabolismo, l'affettività e la plasticità mentale. Fare yoga regolarmente FISSA LA MEMORIA DEL BENEFICIO nel corpo e manca, quando smette di essere costante. Viceversa la certezza del beneficio rinforza la motivazione e FAVORISCE L'APPRENDIMENTO di ciò che ci fa star bene, apportando così un cambiamento alla nostra vita.


TRE CRITERI: FACILE, SEMPLICE MA PRECISO

Costruire costanza nella propria routine risponde ai criteri che rendono facile e semplice la ripetibilità dell'impegno, ricostruendo però con precisione le caratteristiche che concorrono al beneficio dello yoga. Per questo è bene identificare come riprodurre il setting della lezione e la nostra predisposizione alla pratica secondo le MODALITA' PIU' VICINE E COMODE PER NOI, quelle che comportano il minore stress possibile ma anche che massimizzano il beneficio. Una volta identificati i PICCOLI PARTICOLARI CHE CI FANNO STARE BENE, occorre organizzarsi per riprodurli in maniera precisa con il minor sforzo possibile perché la memoria del beneficio raccolto si rinforzi di volta in volta sedimentando un benessere sempre più profondo.


IL TEMPO: UNA BOLLA INDISTURBATA

Il primo, forse il più importante degli elementi da non trascurare è il tempo. Arrivare di fretta al momento della pratica, strappandolo con tutte le forze alla frenesia della giornata è segno di grande volontà e tenacia, aiuta a difendere il proprio spazio di benessere mantenendo continuità: MA A QUALE PREZZO? La quantità di cortisolo prodotta nel nostro corpo quando lottiamo per tenerci stretto il nostro atteso momento della settimana, riuscirà a riequilibrarsi attraverso la pratica ? La risposta è sicuramente si, lo yoga riesce a compensare lo squilibrio, ma se la pratica è rivolta solo al riequilibrio non ha modo di lavorare più in profondità verso un beneficio più duraturo. Serve quindi davvero PRENDERSI TUTTO IL TEMPO e soprattutto LASCIARE AMPI MARGINI PRE E POST PRATICA perché il momento dello yoga sia uno SPAZIO TEMPORALE EPURATO dallo stress che possa trasformarsi in BOLLA PROTETTA DI QUIETE. Costruire questi margini è una questione di grande organizzazione, tutt'altro che banale ovviamente in ambiente domestico e che spesso richiede la collaborazione di tutti i componenti della famiglia. Ma è un piccolo regalo che ognuno si merita e che la collaborazione reciproca per favorirlo porta rispetto e consapevolezza in famiglia.


SPAZIO ESTERNO: L'ALCHIMIA DEI CINQUE SENSI

Così come è necessario curare lo spazio temporale, occorre prendersi cura dello spazio fisico creato in casa, che è fortemente consigliato non improvvisare. Va pensato con anticipo l'angolo della casa dove vogliamo insediarci perché diventi uno spazio interiorizzato. Perché lo yoga funzioni non dobbiamo pensare nei termini di mero esercizio fisico, ma in quelli di ARMONIZZAZIONE DEI CINQUE SENSI. Sembra molto complesso, in realtà è possibile con poco sforzo rendere davvero efficace la pratica a partire dall'ambiente identificando gli elementi sensoriali che ci portano beneficio:

  • OLFATTO/GUSTO - se non possiamo areare la stanza prima della pratica e abbiamo poco tempo, un semplice spruzzo di profumo o au de toilette cambia radicalmente i connotati dello spazio yogico. Per chi ne ha la possibilità, una candela profumata o un incenso portano lo stesso gradevole effetto che permette di creare uno stacco dal quotidiano e che viene percepito tramite il respiro anche a livello gustativo -

  • LUCE E VISIONE - corpo e mente si nutrono anche di bellezza ed energia, pertanto è importante praticare in un angolo che possa essere più vuoto e ordinato possibile, alla peggio voltare le spalle alla stanza e orientarsi verso una finestra oppure un angolo di parete vuota oppure ancora coprire con un lenzuolo la massa di oggetti disordinata; anche la luce è importante: secondo il proprio sentire personale scegliere una luce calda o fredda, naturale o artificiale, cambia molto la risonanza interiore. Ma se abbiamo cambiato repentinamente setting perché il nostro abituale è occupato? Attrezziamoci in anticipo con un piano B: una candela, una lampada con spina portatile o altro ci aiuteranno a ricreare l'ambiente in un altro spazio.

  • CON-TATTO - anche le sensazioni sulla pelle vengono risvegliate insieme al corpo nella pratica a casa, pertanto oltre all'abbigliamento comodo è importante avere un buon appoggio a terra che sia sicuro (sempre antiscivolo) e non solo confortevole, e se non è possibile regolare la temperatura della stanza, vestirsi a cipolla garantisce di adattarsi secondo l'intensità della pratica.

  • UDITO - suoni, rumori e musica si amplificano durante la pratica, poiché l'attenzione e la concentrazione su di sé aumenta le percezioni e la risonanza delle sensazioni. Occorre davvero allora cercare di allestire dedicando cura a questo aspetto e dove non è possibile garantirsi il sufficiente isolamento, aiutarsi con l'uso di cuffie magari bluetooth tenute salde alle orecchie con una bandana, per poter minimizzare i disturbi dell'ambiente esterno e migliorare la ricezione della componente sonora della lezione online.


SPAZIO INTERNO: PREDISPORRE IL CORPO

Oltre allo spazio esterno, occorre predisporre sé stessi alla pratica placando bisogni e necessità per creare il giusto ambiente interiore verso un apertura all'ascolto, accogliendo così il cammino che ogni pratica di yoga ci invita a fare. Per questo è necessario innanzitutto DARSI IL TEMPO per prepararsi allo yoga prima e per metabolizzare il lavoro fatto dopo. Ove questo non sia possibile, fermarsi seduti per qualche minuto di silenzio ad occhi chiusi respirando profondamente, sia prima della pratica che dopo aiuta a creare la cesura dalla propria giornata per entrare nello spazio yogico e a fissare nella memoria del corpo il beneficio. Per ottimizzare questo lavoro quanto più corpo e animo sono scarichi di necessità, quanto più efficace sarà il lavoro dello yoga. Occorre quindi arrivare alla pratica a vescica e stomaco vuoti, ma ben idratati e con buone riserve di zuccheri nel sangue; occorre lavorare per ridurre il proprio debito di sonno e collocare la pratica mediando con il momento più propizio per noi nel ritmo circadiano giornaliero. Ove capiti di arrivare a lezione ancora pieni di necessità fisiche e, come spesso accade, anche emotive, lo yoga aiuterà comunque a tornare allo stato di equilibrio recuperando l'omeostasi e il benessere basico da cui ripartire le volte successive per un lavoro più profondo e duraturo.


PAROLA CHIAVE: ARMONIZZARE

Quella dello yoga è una pratica tanto semplice quanto complessa, rispetto a tutte le altre discipline. Non necessita infatti di strumenti particolari, perché ambiente e mezzi sono costituiti da noi stessi. Nella società in cui viviamo però spesso perdiamo di vista proprio il sé, per cui occorre proprio ripartire da lì anche se può risultare più complesso di quel che si pensa. Preparare l'animo, la mente e il corpo, richiede un allenamento costante fatto di prove ed errori da cui di volta in volta imparare per creare quello che è il vero elemento curativo dello yoga: LA MAGIA DELLA PRATICA che si realizza attraverso la magia del contesto interno. Quanto più siamo allenati, tanto più riusciamo a ricreare questa magia dentro noi stessi a dispetto di ciò che ci accade attorno: UN'IMPERTURBABILITA' conquistata man mano e che costituisce il vero cambiamento nelle nostre vite. Un'alchimia che richiede attenzione, cura e crescita paziente.


ATTEGGIAMENTO POSITIVO

L'allenamento ad armonizzare tutti gli elementi che concorrono a creare la giusta alchimia dentro di sé, rinforza man mano la fiducia nella pratica. Questa fiducia, che di volta in volta si rinnova nel beneficio post yoga, si trasforma in un senso di GRATITUDINE PROFONDA che modifica sempre più stabilmente atteggiamento e predisposizione interiori. L'ironia e il sorriso accompagnano questo cambiamento favorendo una modifica più duratura anche dell'umore. Succederà così sempre più spesso di riuscire a guardare tutto ciò che va storto nelle nostre GIORNATE NO, con ilarità e maggiore distacco, aiutando a diminuire la rabbia e radicando il beneficio appreso di pratica in pratica.


Buon yoga a tuti !


a cura di Elena De Donato

Filosofia, Psicopedagogia, Insegnante e formatrice Yoga 0-90, Special needs, Trauma informed e High sensitivity Yoga®️

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Università degli studi di Milano, Yoga Ratna metodo Gabriella Cella, Yoga Gravidanza e post partum metodo Yoga in fascia®️, Yoga for the Special Child©️, GiocaYoga®️, Somatic Competence®️Yoga Teacher, High Sensitive Yoga Persone Altamente Sensibili HSP Italia™️, Docente unica Master Giocayoga®️Care bambini speciali AIYB, Docente unica ‘Nascita speciale: yoga cesareo, presentazione podalica, prematurità per la Specializzazione post Formazione Yoga in fascia®️


BIBLIOGRAFIA

Ingegneria del buon umore - Terenzio Traisci - ed. 2016

Fai un bel respiro - Gabriella Cella - ri-ed. Bur 2019

Yoga Ratna felice incontro tra oriente ed occidente - Enrica Rame - 2013 - ed. Futura

https://elenadedonato.com/preparation

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